Il Mitreo di Capua, datato alla fine del I sec. d.C. è ritenuto il più antico d’Occidente e uno dei più importanti luoghi mitraici. Il culto solare di origine indo-persiana penetra in Campania attraverso schiavi e mercanti giunti dal porto di Delo a Puteoli (Pozzuoli). In Occidente il culto assume caratteri misterici e si diffonde tra il II e III sec. d.C. soprattutto tra militari, schiavi e gladiatori.

A Capua, sede di una delle più note scuole gladiatorie, si diffonde precocemente; significativa, infatti, è la presenza di Mitra tra le divinità delle chiavi d’arco dell’anfiteatro. Scoperto nell’autunno del 1922 e visitabile dal 1937, il Mitreo è accessibile da un edificio a torretta da cui si scende negli ambienti sotterranei che rievocano la grotta in cui Mitra nasce ed imprigiona il Toro. Il monumento situato a circa m.4 sotto il livello stradale, orientato in direzione sud‐ovest, si presenta a forma di parallelepipedo lungo m.12,18 e largo m.3,50.