Santa Maria Capua Vetere per Capitale Italiana della Cultura 2027
Un viaggio di riscatto e innovazione, dove la cultura diventa la via per il futuro
Santa Maria Capua Vetere si candida a CIC2027 ponendo la cultura come la Regina Viarum da cui si diramano le strade che, legando il passato al presente, tendono ad un futuro di inclusione, di innovazione, di tutela ambientale e di libertà, ereditando il desiderio di riscatto di Spartacus.
Santa Maria Capua Vetere vuole reinterpretare il significato di cultura facendo leva sul profondo desiderio di riscatto di un territorio che oggi mette a disposizione della cultura il suo immenso patrimonio: lungo la via Appia monumenti, vie, piazze, chiese e palazzi si trasformano da statici custodi di 3.000 anni di storia in vibranti e dinamici contenitori di un programma culturale declinato nei quattro percorsi della libertà, della spiritualità, dell’inclusione e del futuro.
Le proposte culturali che saranno coniugate da gennaio a dicembre 2027 sono il risultato della rete territoriale e pietre miliari di questo percorso, un ponte tra ciò che è stato e ciò che sarà; inoltre i progetti di innovazione tecnologica esaltano l’ambiziosa visione di una città che avverte forte l’esigenza di diffondere la conoscenza del suo straordinario patrimonio storico, visibile e invisibile, abbattendo tutte le barriere architettoniche e sensoriali e tendendo al superamento del
cultural divide.
Santa Maria Capua Vetere non si vuole limitare a custodire la propria storia ma, con la candidatura a Capitale Italiana della Cultura 2027, intende proiettarsi verso il futuro “cambiando pelle”, da “Terra dei fuochi” a “Terra di Cultura e di Bellezza”, con il desiderio di generare una eredità futura da una eredità del passato.